La scienza del cielo permeava il sapere e la vita quotidiana degli Aztechi e poneva un’angosciante e ricorrente ossessione: quella della fine del mondo. Gli Aztechi pensavano che il mondo fosse passato attraverso quattro ere, chiamate soli, che erano terminate tutte in seguito a immani catastrofi. Ogni 52 anni, quando questi ultimi venivano “legati in fasci” e i calendari tornavano in ciclo, gli Aztechi pensavano che l’universo rischiasse di sparire definitivamente. Soltanto la buona riuscita di un rituale li poteva convincere del contrario. Guido Cossard con questo suo libro intende dimostrare che le conoscenze astronomiche degli Aztechi non avevano nulla da invidiare a quelle, molto più celebrate, dei Maya, e che anzi entrambe provenivano da un sostrato culturale comune. 

Giovedì 12 Novembre, ore 18,30

Guido Cossard, autore di  Codex 2027, accompagnato da Alberto Cora (direttamente dall'Osservatorio Astrofisico di Torino), parlerà di Maya, di tradizioni antiche, di calendari astronomici e di una rivincita tutta atzeca.

Come partecipare?

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